Weekend in Valle d’Itria: itinerario tra Polignano a Mare e Alberobello.
Mettete un dolce weekend di inizio settembre, quando ancora nell’aria si sente il profumo d’estate, i vestiti sono ancora leggeri e la voglia di scoprire luoghi nuovi è alle stelle.
Mettete un dolce weekend di inizio settembre, una mamma ed una figlia su un volo verso Bari prontissime per scoprire la Valle d’Itria e non solo.
In questo post vi racconto che cosa vedere a Polignano a Mare e ad Alberobello: le protagoniste assolute del mio weekend nella Valle d’Itria in Puglia. Ma non solo, ho dedicato un’intera giornata anche alla visita della meravigliosa Matera, regina indiscussa della Basilicata, di cui vi parlerò in un post dedicato.
In questo post vi racconto il mio weekend in Valle d’Itria, ovvero:
- Che cosa vedere a Polignano a Mare in un giorno
- Dove mangiare a Polignano a Mare: un’opzione economica e una super elegante.
- Alberobello ed i suoi trulli.
- I piatti tipici della Valle d’Itria
- Qualche consiglio per girarla al meglio
Come raggiungere la Valle d’Itria, Puglia. Informazioni utili:
Complice un ottimo volo low cost Pisa-Bari, ho dedicato la mia visita alla Valle D’itria ed a Matera circa 3 giorni e mezzo.
La Valle d’Itria è la zona della Puglia che comprende la città di Bari e le province di Brindisi e Taranto. Quindi fino ai paesini Locorotondo, Cisternino e Martina Franca.
Arrivata in tarda serata a Bari, il giorno seguente ho noleggiato un’auto affidandomi alla compagnia Avis Autonoleggio e con mia mamma siamo partite alla scoperta dell’incantevole Polignano a Mare.
Per raggiungere Polignano a Mare da Bari percorrete la Statale 16 per circa 40 minuti.
Durante il viaggio non abbiamo mai avuto difficoltà nello spostarci, in quanto le strade sono tutte ottime, comprese quelle interne.
Vi consiglio di fare comunque affidamento ad un navigatore GPS, fondamentale per chi non ha mai visitato questa zona.
Per quanto riguarda i parcheggi, ve ne sono di numerosi ed in pieno centro città. Non sono economici, come in tutte le cittadine turistiche. Mettetelo in conto.
Che cosa vedere a Polignano a Mare in un giorno?
- Lama Monachile
Se pensiamo a Polignano a Mare non possiamo fare a meno di immaginare la scenografica Lama Monachile. Fotografatissima e super instagrammata, Lama Monachile è il vero simbolo di Polignano.
In pieno centro del paese, la splendida caletta è formata da due pareti di roccia altissime a strapiombo sul mare, da cui si affacciano numerose terrazze naturali. L’impatto è stupefacente, specialmente il contrasto di colori tra la roccia color miele erosa dal tempo e le acque verde smeraldo.
Le terrazze naturali che si affacciano su Lama Monachile sono il punto perfetto per ammirarla dall’alto e scattare fotografie.
Un altro punto panoramico di interesse è il Ponte Lama Monachile, un tempo facente parte della Via Traiana che collegava Brindisi a Roma. Oggi grazie a questo Ponte è possibile raggiungere la spiaggia della caletta a piedi in pochi minuti.
Se come me visitate Polignano a mare d’estate, prendetevi il tempo di bagnarvi in queste acque meravigliose per un tuffo rigenerante e godervi così uno scenario unico.
- Nel blu dipinto di blu
Un altro simbolo di Polignano a Mare è la statua in bronzo dedicata a Domenico Modugno che, a braccia aperte sul lungomare, vi dà il benvenuto in paese.
Alle spalle della statua di Domenico Modugno vi è una scalinata al termine della quale si accede ad una terrazza (vista mare ovviamente) chiamata “pietra piatta”: un altro punto perfetto per ammirare Cala di Lama Monachile dall’alto e godersi una vista panoramica davvero unica.
- La poesia del centro storico
Vi devo dire la verità, io di Polignano a Mare ho amato più di tutto il suo centro storico. Mi è sembrato di essere stata catapultata in un mondo buono ed ovattato, un mondo luminoso pieno di poesia.
La poesia si percepisce non solo nell’aria, con tutti quei piccoli dettagli che ad ogni angolo fanno sorridere, ma anche nelle poesia che Guido, “Il Flaneur” lascia sui muri, sulle porte e sulle scalette delle case (ovviamente con il permesso dei proprietari).
Immaginatevi di perdervi tra le stradine di Polignano, immaginate le onde del mare come sottofondo ed i vostri occhi che leggono frasi di poeti e di cantanti che fanno sognare con la fantasia.
L’esperienza non può che essere splendida, no?
Perdendovi nel centro storico di Polignano, ammirate le numerose terrazze che si affacciano a strapiombo sul mare, le stradine meno visitate piene di fiori profumati, i cortili segreti delle case e la piazza Vittorio Emanuele II con la Cattedrale di Polignano e il Palazzo dell’Orologio.
Dove mangiare a Polignano a Mare
- La Pescaria: una vera e propria istituzione per mangiare a Polignano a Mare. Ideale per un pranzo informale a base di pesce (freschissimo!) a prezzi ottimi.
Il punto di forza de La Pescaria sono i crudi di pesce ed i panini. Io ho provato il panino con la tartare di salmone con verdurine mozzarella. Consigliatissimo.
I piatti tra cui scegliere sono molti tra cui piatti caldi ed insalate, sempre a base di pesce.
I piatti tra cui scegliere sono molti tra cui piatti caldi ed insalate, sempre a base di pesce.
Vi consiglio, specialmente nel weekend, di non arrivare già molto affamati perché i tempi di attesa sono abbastanza lunghi.
Il locale, infatti, è quasi sempre strapieno.
- Grotta Palazzese: se avete in mente una cena romantica in uno dei contesti più spettacolari della Puglia, Grotta Palazzese è la risposta.
Questo Hotel-Ristorante situato all’interno di una grotta naturale a strapiombo sul mare è stato eletto uno dei 25 ristoranti più belli del mondo.
Nei dintorni di Polignano a Mare le bellezze sono davvero infinite. Se avete a disposizione più giorni non perdetevi Monopoli, Ostuni, Locorotondo e la piccola Cisternino. Non vedo l’ora di tornare in Puglia per poterla scoprire ancora.
Ma adesso andiamo ad Alberobello!
I trulli di Alberobello
Alberobello seppur turistica e visitatissima non può mancare nel vostro viaggio in Valle d’Itria. Pensate che è l’unica cittadina della Puglia ad avere ancora presente un intero quartiere di trulli.
La zona monumentale dei trulli, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è il cuore pulsante di Alberobello, richiamando visitatori da tutto il mondo.
L’atmosfera nella zona del trulli è allegra e vivace, i negozi di souvenir ed i ristoranti acchiappa-turisti non mancano, ma l’esperienza è così suggestiva e diversa dal solito da farvi dimenticare la trasformazione di un luogo Patrimonio dell’Umanità in una mera attrazione turistica.
Vi sembrerà di essere stati catapultati un paesino senza tempo dall’atmosfera fiabesca ed incantata.
Molti negozi di artigianato locale e di souvenir permettono di accedere alle proprie terrazze e farvi godere di una vista panoramica che difficilmente dimenticherete.
Che cosa sono i trulli?
I trulli sono costruzioni a pietra a secco con tetti conici contraddistinti da una forma architettonica molto particolare costituita da una base bianca ed un tetto a pinnacolo.
Rappresentano un esempio straordinario di architettura popolare italiana e si pensa che la loro origine sia da ricondurre al XIV secolo, almeno per quanto riguarda i trulli tutt’ora presenti ad Alberobello.
In tutta la Valle d’Itria sono presenti i trulli, ne vedrete a decine, ma qui ad Alberobello vi è la maggiore concentrazione.
Ciò che incuriosisce di più sono i simboli disegnati a mano libera sopra i tetti così come le tre pietre che formano il pinnacolo.
La simbologia che vi è dietro questi elementi è molto affascinante e ricca di mistero.
Alcuni dei disegni, si pensa, siano posti a protezione della famiglia, oppure contro il malocchio o semplicemente avevano la funzione di numero civico.
Ugualmente non è ancora conosciuta la simbologia che si cela dietro il significato del pinnacolo. C’è chi pensa abbiano un valore magico, altri meramente ornamentale, altri ancora dicono che indicassero il mestiere che svolgeva il capo famiglia del trullo ed altri ancora che fosse la firma del Mastro trullaro.
Ciò che è chiaro è che ogni trullo è un mondo a parte ed ciascuno ha la sua storia da raccontare.
Cosa vedere ad Alberobello
A prima vista, i trulli possono sembrare tutti uguali, ma, come vi anticipavo, ogni trullo racconta una storia diversa.
La zona dei trulli di Alberobello è suddivisa in piccoli distretti dove è possibile visitare trulli con caratteristiche differenti gli uni dagli altri.
Il Rione dei Monti: è un distretto composto da 1030 trulli che si estende per circa 15 ettari. I trulli sono disposti lungo otto stradine che parallelamente conducono verso la sommità del colle dove vi è la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, nota come la Chiesa a Trullo.
In questa zona potete ammirare anche il “Trullo Siamese” contraddistinto da una doppia facciata ed un doppio pinnacolo, altri trulli sono caratterizzati da splendide terrazze o giardini.
Sembra di camminare dentro un sogno.
Aja Piccola: è un piccolo borgo costituito da stradine strettissime ed in salita.
La Casa d’Amore: prende il nome dal suo proprietario Francesco D’Amore e fu costruita in segno di vittoria contro la tirannia feudale dell’epoca.
Si tratta infatti del primo trullo costruito con materiali proibiti: calce e malta. nel 1930 è stata dichiarato monumento nazionale. Oggi ospita l’ufficio del Turismo di Alberobello.
Trullo Sovrano: è l’unico trullo a due piani, simbolo della prima metamorfosi architettonica dei trulli. Oggi è sede di un Museo.
Vi consiglio di perdervi per questa zona incantata e scoprire poco a poco le forme differenti e la storia dei trulli che qui sono i veri protagonisti.
Che cosa mangiare nella Valle d’Itria: le specialità pugliesi.
Non potevo concludere il mio articolo con una breve menzione alle specialità pugliesi che ho assaggiato durante il mio weekend.
Dalle specialità di pesce a Polignano (il panino con la tartare di salmone de La Pescaria è un tripudio di sapori), alle orecchiette alla braciola barese (una specialità tipica saporita e molto gustosa) e alle cime di rapa a Bari, i deliziosi taralli salati, la gustosissima la focaccia barese (da gustare in riva al mare), per non parlare dei formaggi.
Che altro aggiungere?
Dalle specialità di pesce a Polignano (il panino con la tartare di salmone de La Pescaria è un tripudio di sapori), alle orecchiette alla braciola barese (una specialità tipica saporita e molto gustosa) e alle cime di rapa a Bari, i deliziosi taralli salati, la gustosissima la focaccia barese (da gustare in riva al mare), per non parlare dei formaggi.
Che altro aggiungere?
Dopo la mia giornata a Polignano a Mare ed Alberobello ho pernottato nella magica Matera. Successivamente, dopo aver dedicato un’intera giornata a Matera (di cui voglio parlarvi in un post dedicato), ci siamo spostate a Bari per un giorno ed una notte.
Ma di questo vi parlerò in un altro articolo.
Grazie a mia mamma per la compagnia vivace e curiosa e ad Angela per i suggerimenti sulla sua bellissima terra.
Puglia, ci vediamo prestissimo!
Spero l’articolo ti sia piaciuto, se ti va condividilo!
Ti aspetto su
Se avete domande, come sempre scrivetemi una mail oppure un messaggio sui miei social.
6 commenti
grazie della completa e appassionata descrizione
RispondiEliminaGrazie mille! Ho amato questa parte di Puglia! <3
EliminaGrazie delle utilissime informazioni per il nostro prossimo viaggio a Matera e dintorni
RispondiEliminaGrazie mille! Sono contenta che le informazioni possono esserti utili. Buon viaggio:)
EliminaInformazioni interessanti sopratutto i luoghi dove mangiare!!!
RispondiEliminaVisiterò la Valle dell'Itria e dinrtorni a metà Ottobre!!!!
Grazie mille!
EliminaFelice di esserti d'aiuto!
Ad ottobre la Valle d'Itria deve essere splendida! :)
Carlotta
Grazie della tua visita,
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