Cercare casa a Barcellona: la mia esperienza con finale a sorpresa.

Cercare una casa a Barcellona è un’esperienza personalissima che ovviamente cambia a seconda delle proprie esigenze, del proprio budget e della propria persona.
Qui vi racconto come ho fatto a trovare una stanza doppia, uso singolo, nel centro di Barcellona per il mese di Maggio.

È stato un mese fatto di scoperte, riflessioni, incontri, sorrisi. Un mese meraviglioso, in una città che mi ha regalato tanto senza chiedere niente in cambio.

Partiamo dal principio. Erano anni che desideravo fare questo tipo di esperienza, considerando il budget e il tempo a disposizione ho deciso di partire per un mese. Un mese. Tanto? Poco? Se cerchi una stanza è poco. Perché, in genere, chi affitta una stanza preferisce una persona che gli copra più tempo possibile, giustamente. Quindi, questo è stato lo scoglio più grande. O meglio, una grandissima rottura di palle.





Ma andiamo con ordine.
Prima di rendermi conto dei prezzi, la mia idea iniziale era prendere un monolocale e vivere da sola. Così  sognando un bagno tutto mio, una cucina tutta mia (etcetc) sono andata sul sito di affitti di appartamenti (dove trovate annunci anche di stanze in appartamento condiviso, che di stanze condivise) Airbnb.


Dopo pochi clic mi sono resa conto che non potevo permettermelo.

Motivata fino all’inverosimile mi sono detta “pazienza!” e sempre su Airbnb ho cercato annunci per una stanza doppia uso singolo in appartamento condiviso.
Generalmente su questo sito sono gli stessi proprietari che mettono in affitto una stanza. Potete leggere il loro profilo, chiedere informazioni (dopo esservi registrati), e guardare foto e posizione della casa. Tutto molto comodo.
E generalmente questo è un sito utilizzato per chi vuole un’alternativa al classico hotel e dunque per periodi brevi.

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Verso Gennaio, dopo mille ore spese sul sito e dopo aver contattato decine di persone, trovai una stanza perfetta in un appartamento di una giovane coppia. Ero felice come una bambina!
Tempo di ricaricare la mia carta che la stanza..puf! Era già stata affittata!

Dopo un pianto e molti lamenti, il giorno dopo mi sono rimessa alla ricerca, ma questa volta non più su Airbnb (le stanze rimaste erano dei tuguri a prezzi altissimi!) ma su questo gruppo di Facebook.
Ho pubblicato il mio annuncio in italiano e in spagnolo, spiegando cosa cercassi, che LA STANZA mi serviva da maggio e due righe di presentazione. Stop.

Pochi minuti dopo mi sono arrivate richieste di amicizia, messaggi e offerte di tutti i tipi (sì, di tutti i tipi). Non scandalizzatevi che trovate il marpione di turno, la scema di turno, la truffa. Occhi aperti e tanta pazienza!
Il mio consiglio è chiedere tutte le informazioni che vi servono, fotografie, posizione, chi condivide con voi la casa e così via.
Qual è la cosa migliore in questi casi? Essere in loco e vedere subito la casa.
Ed io non lo ero.

Se ti chiedono una caparra senza aver visto la casa dal vivo? Io vi consiglio di fare una chiacchierata magari tramite le chiamate di Whatsapp, oppure una videochiamata Skype (così approfittate di vedere anche la casa) e capire se chi avete di fronte vi vuole fregare oppure no.
Io la caparra non l’ho versata (e ora vi dico il perché), ma so che la chiedono. Considerate anche che io ho cominciato a cercare mesi e mesi prima del mio arrivo. Quindi per “fermare” una stanza, giustamente, può essere chiesta una garanzia. Cercate un compromesso. Non versate assolutamente tutto il primo mese. Ma cercate voi di capire se è il caso oppure no. È tutto molto soggettivo. Non scandalizzatevi se vi chiedono una garanzia, ma siate accorti nel capire se è una fregatura. Lo so, non è facile.

Durante questa fase di annunci di facebook mi sono resa conto che avevo iniziato a cercare la stanza troppo presto. Tre, quattro mesi prima è troppo presto. Una stanza può liberarsi anche tre settimane prima. Io dopo due mesi di ricerca ero arrivata al punto di voler concludere al più presto ed era avvilente che molte persone mi dicessero che “ancora c’è tempo, ci si sente tra qualche mese!”.
Molti quindi mi ridevano in faccia sapendo per quando mi serviva. E quasi TUTTI mi dicevano un secco NO quando sapevano che mi serviva solo per un mese.
Troppo poco.

Mi ricordo che verso Febbraio mi contattò una ragazza, Francesca, ci parlai al telefono ed era gentilissima. Viveva con altre ragazze e mi ricordo che pensai che la zona non mi convinceva tantissimo e che forse, aspettando un pochino, avrei trovato di meglio. EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEERRORE.

A Marzo decisi di prendere una pausa e far passare almeno un mese. Ad Aprile avrei ricominciato in modo molto più aggressivo e su più portali differenti.

APRILE. Riscrivo su facebook l’annuncio e mi rivolgo al portale di annunci IDEALISTA.
Idealista è un sito molto comodo in cui scrivete che cosa state cercando (appartamento, stanza doppia/singola, stanza condivisa), dove, la zona precisa, il budget, se volete vivere con persone del vostro stesso sesso o no, quante persone, se accettate animali in casa e così via. Inserendo la vostra email ogni volta che viene aggiunto un annuncio con i vostri parametri venite avvertiti.
Inizialmente avevo inserito dei parametri molto precisi, ma ve lo sconsiglio.

Il sito, quindi, vi mostra unicamente gli annunci.
Sta a voi poi contattare l’host. Come? Dipende.
Tramite email (non ho mai ricevuto una risposta da nessuno), tramite messaggio WhatsApp, oppure tramite chiamata. Io essendo in Italia mandavo email e messaggi WA.

Ho parlato con italiani, spagnoli, inglesi, americani, portoghesi. Ho parlato con tutto il mondo e alla risposta alla domanda “Per quanto tempo ti serve?” ….puf! sparivano.

Ora voi mi direte “ma non potevi dire che ci stavi tre mesi e poi una volta lì inventare una scusa?”.
No. A voi avrebbe fatto piacere essere mollati a fine Maggio?
Quindi sono stata onesta e ho sempre detto la verità.

Risultato era quasi metà Aprile e io non avevo ancora trovato una stanza.

Ed ecco che mi ricordo di Francesca. La contatto per chiederle se la stanza è ancora disponibile e lei mi risponde…indovinate? Di no. L’ha già affittata.
Le chiedo, così tanto per parlare, se conosce qualcuno che affitta (ero alla frutta, ragazzi!) e se me lo faceva sapere, conscia che anche lei non si sarebbe fatta sentire. E invece.

Ed ecco che qui ho la svolta inaspettata. Ed ecco che mi salva: la gentilezza.

Francesca mi ricontatta giorni dopo dicendomi che ha chiesto a tutte le sue amiche e che una, Erika, affitta una stanza di casa sua. Mi ha dato il contatto di Erika la quale aveva una stanza amorosissima, nella mia zona preferita (!!!), con tanto di terrazza. 

Io ed Erika siamo diventate amiche. Mi ha accolto a braccia aperte a casa sua, insieme al suo fidanzato Riccardo e la sua cagnolina Lily.
Ho trascorso un mese meraviglioso in quella casa, ho riso tanto, condiviso esperienze, cene e aperitivi, sono stata bene perché mi sono sentita a casa. Sempre.

Ringrazio in questo post Francesca, che purtroppo non ho avuto l’occasione di conoscere. Magari mi leggerà, chissà. O magari la conoscerò la prossima volta che sarò a Barcellona (molto presto).



Qual è la morale di questa storia?
-         Essere gentili sempre.
-         Portare pazienza. Tanta.
-         Non arrendersi alle prime difficoltà.


Un abbraccio,

Carlotta
p.s se avete bisogno di consigli mi trovate qui.

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3 commenti

  1. Ciao Carlotta, posso dirti che sei stata davvero mooooolto fortunata? Trovare una stanza decente, in un buon quartiere a Barcellona è davvero un incubo, non solo per il periodo e la durata dell'affitto ma soprattutto perchè affittano anche gli sgabuzzini senza finestra! Mi ricordo che quando ci sono passata io avevo trovato o stanze carissime (alcune addirittura senza finestra) o veri e propri tuguri o coinquilini che facevano veramente paura! Per fortuna alla fine tramite la mia tutor trovai la mia stanza grazie ad una ragazza che lavorava nel mio stesso centro e aveva una stanza libera! Comunque hai fatto bene, in linea di massima, a non mandare soldi, ho conosciuto tanta gente che è stata truffata!

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    1. Ciao Valentina! Sì sono stata fortunatissima!! Me ne rendo davvero conto.
      La domanda è talmente alta che pur di affittare propongono stanze (se così si possono chiamare) al limite della decenza facendole pagare tantissimo. Infatti, volendo tornarci ho paura che non avrò la stessa fortuna...vedremo! :)
      un abbraccio
      C.

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    2. Dai puoi sempre ricontattare quelle due ragazze!Mi sono sembrate superdisponibili e fidate La mia coinquilina invece finì il dottorato, ha fatto il post dottorato a New York ed ora é in Namibia a fare volontariato! Mi chiedo spesso chi possa abitare nella nostra casa! Oltre alle stanze oscene poi bisogna stare attente ai coinquilini,ne ho visti certi davvero assurdi o scappati da un horror! Aiuuuuto! ��

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