Il mio itinerario di due settimane a Bali, Gili Air e Singapore

Il mio viaggio a Bali, Gili Air e Singapore.

Allacciate le cinture, mettetevi comodi e fate un bel respiro. 
State per prendere un volo di circa 16 ore, scalo incluso, e volare verso l’Isola degli Dei. Stiamo per fare un viaggio a Bali, tra il profumo intenso di frangipane, risaie a perdita d’occhio e un’atmosfera davvero unica. 
In questo articolo vi racconto le sensazioni e il mio itinerario di due settimane a Bali, Gili Air e Singapore.
Dopo una bellissima settimana a Bali, infatti, ci sposteremo in aliscafo verso un piccolo atollo a largo di Lombok: Gili Air, con le sue acque cristalline popolate da tartarughe marine e coralli colorati. 
E infine proseguiremo verso Singapore. La caleidoscopica, Singapore. 


Allora, siete pronti per venire con me in viaggio a Bali, Gili Air e Singapore? Partiamo!


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Il mio itinerario di due settimane a Bali, Gili Air e Singapore


Voglio iniziare questo articolo con uno spoiler: il mio viaggio a Bali, Gili Air e Singapore è stato semplicemente bellissimo. È stato un concentrato puro di profumi intensi, di colori che forse non avevo mai visto dal vivo, di paesaggi così variegati da non avere il tempo di rendersi conto di dove mi trovassi.
Le risaie, i grattacieli altissimi di Singapore, fare snorkeling con le tartarughe marine, quell’afa appiccicosa a tratti ingestibile a Little India, la potenza e la complicità dell’Oceano Indiano e tanti altri momenti indelebili che spero di non dimenticare mai. 
È stato un viaggio sognato da tanto tempo, atteso da tanto tempo e finalmente realizzato. 
E oggi provo a raccontarvelo in questo articolo, forse un po’ sgangherato ma scritto con il cuore. Sarà il primo di una serie. Qui provo a sintetizzare due settimane per poi tornarci sopra dettagliatamente nei prossimi articoli.


Il mio itinerario di due settimane a Bali, Gili Air e Singapore.

Bali: è tutto oro quello che luccica?

  • Bali è turistica. Bali è così turistica che ogni ingresso è ormai a pagamento. Ovunque. 
  • Ad agosto Bali è affollata. 
  • A Bali c’è traffico. È un aspetto da non sottovalutare, specialmente se si ha poco tempo a disposizione. Una breve distanza, può diventare un viaggio anche di ore.
  • Bali è un’isola ricca di contrasti. Potrete trovare la Bali riflessiva e spirituale, la Bali dei surfisti, la Bali caotica e disordinata e la Bali più genuina, da scorgere nei piccoli gesti delle persone, nella loro disponibilità e nei loro sorrisi sinceri.

Perché vi dico tutto questo? Perché Bali è un’isola dall’energia estremamente potente. 
I suoi odori, i suoi rumori, i suoi colori vi scombussoleranno, ma raramente vi infastidiranno. 
Bali è un’isola Piena, date voi il significato che più pensate consono a questa parola associata a un luogo. P I E N A.

Bali è un’isola da scoprire e riscoprire. Bali è un’isola dove vorrai senz’altro tornare.

  • Per visitare tutte le regioni dell’Isola sicuramente due settimane non sono sufficienti. Ma nemmeno tre. Ogni regione offre scenari molto particolari e differenti tra loro: tra vulcani, spiagge infinite, templi e villaggi rurali. 
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Il mio viaggio è stato di due settimane, ma non tutti i giorni li ho dedicati a Bali. 
Diciamo che ho visto un greatest hits dell’isola, con tanta voglia di tornarci e approfondire tante mete ancora da scoprire.


Il mio itinerario a Bali: prima tappa Canguu, la meta prediletta dei surfisti


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La prima tappa del mio viaggi a Bali è stata Canggu, sulla costa orientale dell’isola.
La piccola cittadina è un microcosmo di strade affollate immerse nella natura, di motorini sfreccianti che interrompono l’atmosfera rilassata tipica delle città di mare. 
Canggu alterna ristoranti alla moda a caffetterie super hipster dover fare un brunch prima di iniziare la giornata. 
È la metà ideale per i surfisti e per chi è in cerca di un luogo dove rallentare e godersi la vita da spiaggia tra tramonti mozzafiato, onde potenti dell’Oceano Indiano, classi di yoga e Beach club dove perdere il senso del tempo.
Potete girare Canguu tranquillamente a piedi oppure affittando uno scooter.


Da non perdere a Canggu:

  • Un tuffo nel potente Oceano Indiano, anche se non fate surf.
  • Una cena al Musub Modern Japanese Kitchen: S Q U I S I T O. Ricordate che da queste parti i ristoranti chiudono la cucina alle 21.30! 
  • Partecipare a un festival o un market temporaneo. Io mi sono imbattuta per caso in un market serale con musica dal vivo e food truck. Davvero divertente e perfetto per immergersi nell’atmosfera di Canggu, tra expat, nomadi digitali e local.
  • Un tramonto mozzafiato in spiaggia: quando il sole si tinge di rosso fuoco e il mare sembra per esplodere. Magico!
  • Un massaggio balinese con pietre laviche. Per staccare la mente da tutto e connettersi con Bali.
  • Una giornata al Morabito Art Villa, un Beach club affacciato direttamente sull’oceano molto meno gettonato (e decisamente più economico!) del Finns Beach Club.
  • Un brunch da Hungry Bird Coffee Roaster o un avocado toast da Zoe Cafe.

Dedicherò presto un articolo solo a Canggu con numerosi indirizzi e attività da non perdere. Stay Tuned!



Il mio itinerario a Bali: Ubud, cuore dell’isola.

Il mio itinerario a Bali prosegue verso una delle mete più attese di tutto il viaggio, il vero cuore dell’isola e base perfetta per visitare tanti altri spot interessanti. Di cosa sto parlando? 
Di Ubud, naturalmente!
Presa letteralmente d’assalto durante il periodo estivo, Ubud si rivela fin da subito il centro nevralgico del turismo a Bali. È difficile trovare pace e intimità da queste parti, quanto piuttosto insegne luminose, ristoranti affollati e strade dove è facile perdersi, il che non è sempre negativo. 
Vi consiglio di dedicare a Ubud almeno tre notti, come vi dicevo, è la base perfetta per visitare i bellissimi dintorni rimanendo nel centro dell’isola.

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Da non perdere a Ubud:

  • La Sacred Monkey Forest: un’immensa giungla lussureggiante dove vivono più di 900 (dispettosissime) scimmie. Mi raccomando, non guardatele negli occhi!
  • Il Mercato tradizionale di Ubud, dove comprare regalini e buttarsi nell’arte della contrattazione, (nelle mie Stories in evidenza su Instagram trovate tutto il mio shopping frou frou). 
  • Il Palazzo Reale, la residenza attuale del sovrano di Ubud. Si tratta di un piccolo complesso di templi indù racchiuso da alte mura in pietra e immerso in un bellissimo giardino.
  • Lo spettacolo di danze balinesi. La danza del Legong si caratterizza da intricati movimenti delle dita, gesti espressivi e un complicato gioco di gambe; mentre la danza del Barong è in maschera e simboleggia l’eterna battaglia tra il bene e il male.
  • Le splendide SPA dove concedersi ore di assoluto relax tra profumi meravigliosi e massaggi.

Anche in questo caso vi racconterò molto di più, in un post dedicato unicamente a Ubud, con tanti consigli su che cosa fare e dove mangiare.

Se desiderate partire tranquilli, vi consiglio di stipulare un'assicurazione di viaggio che vi copra da possibili imprevisti. Cliccando sulla fotografia, riceverete in automatico il 10% di sconto sulla polizza di Heymondo. Affidabile e sicura!



Il mio itinerario a Bali: escursione di un giorno da Ubud. 
Le risaie di Jatiluwih, il magico Tempio Ulun Danu Bratan affacciato sul lago Bratan, un’altissima cascata immersa nella giungla e una degustazione di caffè e tè balinesi davvero speciale.

Quando ripenso al mio viaggio a Bali, la mia mente corre immediatamente alla bellissima giornata che ho trascorso on the road nell’entroterra dell’isola, alla scoperta di zone meravigliose, inaspettate e, diciamocelo, un po’ turistiche.
Per questa giornata mi sono affidata all’agenzia di tour operator Ubud Good Travel, consigliatami da Monica di I viaggi di Monique. Grazie Monica!
La giornata è cominciata con un tragitto di circa un’ora verso Banjar, nel nord di Bali. Dopo aver scattato bellissime foto sul Lago di Tamblingan e aver avuto a che fare con pipistrelli giganti, ci siamo inoltrati nella giunga (bellissima, lussureggiante, verdissima!) per scoprire la Cascata di Munduk, (ingresso a pagamento). 
Ricordo ancora i profumi che mi hanno avvolta durante la passeggiata nella giungla, ricordo i colori così vivi. 
Ho avuto la sensazione netta e cristallina che per la prima volta in vita mia stessi guardando i colori! Il verde brillante, il rosso acceso. Tutto sembrava irreale e allo stesso tempo vicino!
Una volta immortalato queste sensazioni, abbiamo ripreso la macchina e raggiunto una delle tappe più attese dell’intero viaggio: il Tempio Ulun Danu Bratan affacciato sul lago Bratan. 
Il luogo è molto turistico e affollato, ma la sensazione che si prova dinanzi a uno dei simboli di Bali è unica. Il fatto che il tempio sorga su di un lago, lo rende assolutamente magico! 
Anche in questo caso, l’ingresso è a pagamento.

Dopo pranzo, abbiamo raggiunto un’altra tappa simbolo dell’isola e certamente da non perdere: le risaie di Jatiluwih, Patrimonio UNESCO. 

…Nastri di verde curvano sinuosi sui pendii delle colline, ornate di palme di cocco…


risaie di Jatiluwih bali

Nonostante una fastidiosa foschia, ho avvertito in modo nitido lo spettacolo meraviglioso cui ero di fronte. 
Non a caso la parola “Jati” significa “davvero” e la parola “luwih" significa “bello”. 
Insieme formano le risaie, “davvero meraviglioso”. 
Le secolari risaie di Jatiluwih sono tra i più spettacolari terrazzamenti visitabili a Bali. 
Immaginate dolci colline che si stagliano contro il cielo, quasi accarezzando le nuvole, ricamate dai terrazzamenti che serpeggiano in modo regolare e programmato.
A differenza delle risaie di Tegalalang, le risaie di Jatiluwih sono meno turistiche e permettono di osservare la vera vita rurale balinese. È infatti possibile addentrarsi nei campi, sia a piedi che in bicicletta,  e vedere da vicino il lavoro dei contadini, dediti al complesso sistema di irrigazione, chiamato subak. 
La sensazione è quella di essere completamente immersi nella natura.

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risaie di Jatiluwih bali foto

Il mio tour prevedeva, infine, come conclusione della giornata, una degustazione del caffè tipico balinese e dei tè indonesiani più famosi e amati dai locali. 
Immaginatevi all’ora del tramonto, con un leggero venticello che vi accarezza i capelli, sospesi su una terrazza in legno e lo sguardo perso tra le infinite sfumature di verde delle risaie di Jatiluwih. 
Un momento cristallizzato nel tempo, nella mente e nella memoria del mio viaggio. Magico.




Il mio itinerario a Bali, Gili Air e Singapore ha visto come seconda tappa l’arcipelago delle Isole Gili.

gili Island foto

Prima di partire mi sono spesso sentita dire che se volevo immergermi in acque cristalline indimenticabili sicuramente sbagliavo nel pensare di trovarle a Bali. Chi visita Bali e spera di trovare il mare paradisiaco da cartolina, rimarrà deluso. Con queste parole che mi rimbombavano nella testa, ho cercato e ricercato un luogo dove poter trascorrere tre giorni di pura tranquillità a stretto contatto con l’Oceano. Ho trovato l’Isola di Gili Air.
Gili Air si trova a largo della costa di Lombok e fa parte del piccolo atollo delle Isole Gili. Quest’ultimo è a sua volta formato da solo tre isolette (minuscole!): Gili Air, Gili Meno e Gili Trawangan. 

Definite dalla Lonely Planet come “tre piccoli paradisi”, le isole Gili si differenziano l’una dall’altra e regalano ai suoi visitatori scenari da cartolina e momenti di puro relax.

Gili Meno è la più piccola e intima delle tre, perfetta per chi desidera lasciare a casa il mondo intorno a se e trovare unicamente silenzio e calma. Si caratterizza per le spiagge più belle, con distese di sabbia bianca punteggiate di alberi frondosi e lambite da acque cristalline

Gili Trawangan è stata definita “La Nuova Ibiza” per la moltitudine di locali notturni, ristoranti e bar. È perfetta per chi viaggia in gruppo e con gli amici, magari a caccia di conquiste e nuove amicizie. È la più grande delle tre. Ideale anche per coloro che vogliono fare immersioni e snorkeling. Proprio qui vive una colonia di tartarughe marine. 

Gili Air è invece una via di mezzo, perfetta per chi cerca pace e tranquillità ma non disdegna uscire fuori la sera per una cena in riva al mare, un cinema all’aperto e un cocktail profumato.

foto spiaggia gili air bali


Che cosa fare a Gili Air:

  • Fare snorkeling con le tartarughe, (il momento più magico di tutto il viaggio);
  • Prendere il sole senza pensieri;
  • Andare in bicicletta (l’intero perimetro dell’isola si gira in meno di un’ora);
  • Aspettare tramonti rosa in riva al mare con un buon cocktail;
  • Partecipare a una cooking class vista Oceano preparando le prelibatezze locali;
  • Mangiare pesce fresco direttamente con i piedi sulla sabbia.

Il 5 agosto del 2018, un terremoto di magnitudo 7 ha colpito l'arcipelago delle Isole Gili, in Indonesia. Una vera devastazione che ha tolto la vita a 140 persone.
La situazione sull'isola è tornata alla normalità, a parte un edificio ancora in fase di costruzione e qualche maceria in alcuni punti. Se non avessi saputo del terremoto, non mi sarei accorta di niente.
Non abbiate timore a recarvi alle Gili, se pensate di trovare una situazione sottosopra, non è assolutamente così, anzi!
Gli Air è un paradiso! Qui il tempo sembra entrare in un'altra dimensione, più calma e rilassata. Un bellissimo pezzo di mondo

Presto scriverò un articolo dedicato a Gili Air e alle emozioni speciali che mi ha regalato!

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Guarda il mio video su YouTube! 
BALI & GILI AIR | Il mio meraviglioso viaggio in Indonesia!





Il mio itinerario di viaggio si è concluso a Singapore, uno dei miei travel dreams da sempre!

Forse era una cartolina regalatemi quando ero piccola, forse un video visto per caso su Facebook, forse un racconto di viaggio letto prima di andare a dormire. Singapore è sempre stata nella mia mente come una di quelle mete da vedere almeno una volta nella vita.

Descrivere Singapore in poche parole non è affatto semplice. Prima di partire pensavo che, una volta arrivata, avrei avvertito quella sensazione familiare tale da pensare “Qui ci vivrei proprio bene”. Eppure, nonostante morissi dalla voglia di visitarla, non è successo. O almeno, non fino in fondo. 
Singapore è una città futuristica, pulitissima, ordinata e allo stesso tempo una mezcla di culture differenti. Eppure, nonostante Singapore mi abbia stregato per tutto questo e molto di più, l’ho avvertita “distante”, non riuscendo ad entrarci in contatto veramente.

Futuristica, pulitissima, tecnologica, ordinata,  colorata, ricca, intensa.
Singapore può confondere, ammaliare e lasciarti perplesso allo stesso tempo.




Visitare Singapore ad agosto comporta camminare con un’afa pesantissima, soffocante, che non dà tregua. Un’umidità incredibile che fa girare la testa e venir voglia di accovacciarsi per terra per qualche minuto. Le palpebre degli occhi talvolta mi si appiccicavano agli occhi, le braccia sudavano senza tregua. Mettetelo in conto, ad agosto il clima non sarà dalla vostra parte.
Escludendo questa piccola parentesi un po’ melodrammatica, Singapore mi è piaciuta moltissimo ma, come vi dicevo, non mi ha trasmesso quel calore umano che mi fa sentire nel posto giusto. Ci tornerei? Sì, ci tornerei.

Che cosa vedere a Singapore:

  • Gardens By The Bay. Salite sugli alberi più famosi della città quando la luce del sole sta calando. Assisterete non solo a un tramonto mozzafiato ma anche allo spettacolo di luci e musica che ogni weekend anima la città. Imperdibile!

Garden  By the bay

gardens by the bay Singapore

  • Little India: è uno dei quartieri più colorati e fotografati di tutta Singapore. Vi sembrerà di esservi teletrasportati in India: verrete storditi dal profumo di incenso, dai colori sgargianti delle pashmine appese alle bancarelle, dalle spezie e dai gioielli in vendita nei numerosi negozi che popolano il quartiere. Da non perdere il contrasto tra i templi che punteggiano Little India e la modernità che caratterizza Singapore.
  • Chinatown. Un altro quartiere da non perdere in cui si respira un’atmosfera totalmente differente. Chinatown è un susseguirsi di portici e stradine affollate, di negozi di souvenir e centri culturali con templi meravigliosamente costruiti. Girare per Chinatown è semplicissimo e divertente.
  • Clarke Quay di notte tra le luci dei ristoranti, i battelli che serpeggiano sul fiume e le strade illuminate al neon. I grattacieli fanno da sfondo a questo moderno quartiere in cui sarà bellissimo perdersi di sera, in cerca di un piatto tradizionale da mangiare rigorosamente all’aperto.
  • Un cocktail al Marina Bay Sands: famosissimo, fotografassimo e ambitissimo. Il Marina Bay è uno degli hotel più lussuosi e scenografici della città dove trascorrere una notte (o magari tutta la vacanza) ammirando dalla favolosa terrazza la Singapore by night.
Singapore foto

Bellissima Singapore, solo a pensarti mi fai venire voglia di tornare.

Presto scriverò un intero articolo dedicato a questa magica metropoli!

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e possa ispirarvi un viaggio in questa ammaliante parte di mondo. Come già specificato, presto scriverò un articolo su ciascuna tappa che ho menzionato così da non perdere nessun ricordo e potervi essere utile nella pianificazione di un vostro viaggio.

Se l’articolo vi è piaciuto, lasciatemi un commento: mi fa piacere sapere che passate di qua!
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Un abbraccio


Carlotta

Leggi anche il mio articolo: "Organizzare un viaggio a Bali: 10 informazioni utili da sapere prima di partire".


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BALI & GILI AIR | Il mio meraviglioso viaggio in Indonesia!


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1 commenti

  1. Fare il tuo viaggio per me è un sogno che ho da tempo, posso sapere più o meno quanto hai speso in totale?
    Veramente se non ti disturba mi piacerebbe sapere ogni dettaglio hotel voli presi... Ristoranti... Tutto tuttooo
    Hai descritto in questo articolo meraviglioso tutto con amore... Complimenti..
    Spero che un giorno anche io possa realizzare questo sogno

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