#19 Viaggio in Nuova Zelanda: natura incontaminata ai confini del mondo

Oggi facciamo un viaggio con la V maiuscola. Andiamo letteralmente dall’altra parte del mondo e scopriamo la Nuova Zelanda.
Con le parole della mia amica Costanza, percorriamo i luoghi più belli della Nuova Zelanda, i suoi paesaggi incontaminati e mozzafiato e le cittadine principali, bagnate dall’Oceano Pacifico meridionale.

In questa intervista troverete: un itinerario di tre settimane per visitare la Nuova Zelanda, informazioni utili da sapere prima di partire, i luoghi imperdibili e tante emozioni.

Costanza ha avuto anche il privilegio di entrare in contatto con la popolazione maori: in questa intervista ci racconta la loro storia, legata a quella del Paese, con moltissime riflessioni interessanti e curiosità da non perdere. 

Sapevate che in lingua maori Nuova Zelanda si traduce "Aotearoa": Ao = nuvola, Tea =  bianca, Roa = lunga. 
Nuova Zelanda - Terra della lunga nuvola bianca. 
Aotearoa è ciò che hanno gridato i navigatori delle isole del Pacifico quando finalmente hanno avvistato terra!

Nuova Zelanda foto natura



Facciamo un viaggio speciale e scopriamo la Nuova Zelanda, una terra inesplorata tutta da vivere. 

  1. Ciao Costanza, ti va di raccontarci perché hai fatto un viaggio in Nuova Zelanda e quale è stato il tuo itinerario?

Un viaggio di lavoro in Nuova Zelanda è stato l’occasione di allungare il mio soggiorno di un paio di settimane per visitare le due isole, North e South Island, della Nuova Zelanda facendo una splendida vacanza on the road. 
Sono andata ad Auckland, la città più importante insieme a Wellington nella North Island, per una conferenza internazionale, precisamente un simposio sulla dinamica e l’evoluzione dei corsi d’acqua e delle coste del nostro pianeta. Sono un ingegnere ambientale e faccio ricerca all’università; i convegni internazionali ai quali si riunisce la comunità scientifica mondiale sono uno degli aspetti più belli del mestiere!

itinerario in Nuova Zelanda


Il mio itinerario in Nuova Zelanda è stato il seguente:
  • Auckland con la sua baia e il suo arcipelago (North Island) volo interno da Auckland a Gisborne;
  • La penisola di Gisborne (North Island) → volo interno da Gisborne a Wellington;
  • Wellington (North Island) → traghetto da Wellington a Picton;
  • Picton (South Island);
  • Tasman Bay e Golden Bay (South Island);
  • West Coast della South Island fino alla traversata delle Southern Alps alla latitudine del Franz Joseph Glacier (South Island);
  • Southern Alps nei dintorni del lago Pukaki e del lago Tekapo  (South Island);
  • Christchurch e dintorni →→volo interno per Auckland;
  • Volo internazionale da Auckalnd per tornare a casa.

In Nuova Zelanda conviene prendere un’auto a noleggio per muoversi (guida a sinistra come gli inglesi!), anche i voli interni sono economici.

  1. Qual è il periodo migliore per un viaggio in Nuova Zelanda?

Il periodo migliore per un viaggio in Nuova Zelanda è senz’altro durante il nostro inverno, l’estate nell’emisfero australe. In Nuova Zelanda l’estate non è mai troppo calda, anzi è fresca e ventilata e, sulla West Coast della South Island, piuttosto piovosa.

itinerario in Nuova Zelanda

  1. Quanti giorni sono necessari per un viaggio in Nuova Zelanda?

Direi che 3 settimane ci vogliono... I posti d’interesse sono anche piuttosto distanti tra loro e il territorio neozelandese è montuoso con coste frastagliate e fiordi e isole...

  1. Come ti sei organizzata per questo viaggio in Nuova Zelanda? È necessario un visto turistico per entrare nel Paese?

Sono stata piuttosto privilegiata per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio, facilitata dal fatto che alcuni eventi erano stati presi in carico dagli organizzatori del convegno di lavoro, motivo per cui ho avuto l’occasione di andare in Nuova Zelanda; e dal fatto che un mio amico vive a Christchurch e mi ha dato degli ottimi consigli sull’itinerario.

Per viaggiare in Nuova Zelanda è necessario un visto turistico (New Zealand Electronic Travel Authority (NZeTA)) che si ottiene nel giro di un paio di giorni al costo di circa 25 euro.
È consigliabile fare un’assicurazione sanitaria, un po’ come quando si va negli Stati Uniti.

itinerario in Nuova Zelanda

  1. La natura è sicuramente la protagonista di un viaggio in Nuova Zelanda. Ci racconti che cosa ti ha colpito di più da questo punto di vista?

Dal punto di vista della natura mi hanno colpito due cose più di tutto: la quantità d’acqua dolce e salata e la vegetazione lussureggiante.
L’acqua è senz’altro l’elemento più impressionante della natura neozelandese e si ha l’impressione che questo elemento ti possa sopraffare da un momento all’altro, portandoti via come un fiume in piena... 
La Nuova Zelanda è un paese poco popoloso e incontaminato e l’uomo sente davvero la natura sublime. 
Innanzitutto l’acqua salata: la Nuova Zelanda è un piccolo lembo di terra tra il mare di Tasmania e l’oceano Pacifico, lontanissimo da quasi tutte le terre emerse. 
Si percepisce tutta la potenza degli oceani in ogni punto della costa, flagellata dal vento e dalle onde! 
Ma ciò che è ancor più impressionante è l’acqua dolce: i fiumi neozelandesi sono enormi e a uno stadio ancora naturale, come dovevano essere i fiumi europei migliaia e migliaia di anni fa... Infatti la Nuova Zelanda ha poche città e poche infrastrutture e l’uomo, che è arrivato in queste isole recentissimamente, non ne ha ancora modellato il territorio. 

Oltre che a questo stato incontaminato i fiumi neozelandesi devono la loro spettacolarità alla quantità d’acqua che trasportano: piogge abbondantissime e ghiacciai e nevai a bassa quota  li alimentano. 
Infine le Southern Alps sono costellate da ghiacciai, nevai e laghi turchini.

itinerario viaggio Nuova Zelanda

itinerario viaggio Nuova Zelanda

Anche la vegetazione è un elemento impressionante della natura neozelandese: grazie al clima temperato e piovoso ci sono foreste lussureggianti con alberi estremamente esotici per noi, come gli alberi di felce (tipo enormi palme la cui chioma è costituita dalle felci che noi Europei abbiamo nel sottobosco) o i Christmas tree (imponenti alberi i cui sgargianti fiori rossi sbocciano a Natale). 

Tuttavia la vegetazione neozelandese non è solo esotica... I colonizzatori britannici hanno pensato di riprodurre i loro giardini all’inglese in un clima tanto favorevole, così lupini, digitali e erica si sono diffusi ampiamente!

cosa vedere  viaggio Nuova Zelanda

itinerario in Nuova Zelanda


  1. Ci consigli almeno 5 tappe da non perdere durante un viaggio in Nuova Zelanda?

  • Abel Tasman Bay: un golfo bellissimo sul Mar di Tasmania, un promontorio ne costituisce un estremo e vi è stato realizzato l’Abel Tasman National Park. Questa riserva naturale è imperdibile, consiglio di visitarla con un tour guidato: ci sono molte visite guidate ma le migliori sono quelle che prevedono l’accesso al parco via mare con water taxi, il resto della giornata le guide organizzano un’escursione a piedi e discesa body rafting di un torrente fino alla foce.

  • Wharariki beach e Farewell Spit: la prima è una spiaggia sterminata sul Mar di Tasmania, spiaggia bianca finissima, dune alle spalle e scogli e caverne ai lati. Si trova in una riserva naturale e vi si arriva con una passeggiata nel verde di un quarto d’ora dal parcheggio più vicino. La spiaggia è una colonia di foche! Farewell Spit, a pochi minuti dalla Wharariki beach, è una lunga lingua di spiaggia che delimita la Golden Bay: con un bellissimo percorso ad anello si cammina sul lato mare aperto e si rientra sul lato interno della baia.

  • Pupu Springs e dintorni: delle sorgenti di acqua dolce cristallina nell’entroterra della Golden Bay. La quantità d’acqua che sgorga dal terreno è impressionante e di una trasparenza unica, alimenta più torrenti e molti sentieri si dipanano nella zona per piacevoli passeggiate per nulla impegnative.

  • Mount Cook, Lake Tekapo e Lake Pukaki: questi laghi delle Southern Alps hanno un colore turchese brillante impressionante e fa loro da sfondo il Mount Cook, innevato anche d’estate. Le escursioni in questa regione sono numerose e per tutti i gusti. Se il tempo è sereno, di notte vi si ammira il cielo stellato più impressionante che io personalmente abbia mai visto... Inoltre sono le stelle dell’emisfero australe! Non si può andare in Nuova Zelanda senza dedicare qualche notte alla contemplazione della Croce del Sud... 

  • Wellington e i suoi dintorni: la capitale della cultura della Nuova Zelanda. Piacevoli i locali e le passeggiate sul mare; i musei sono gratuiti e curatissimi e rappresentano benissimo flora, fauna e storia del paese. Wellington sorge in una baia delimitata da due promontori montuosi: da visitare entrambi per il panorama e il verde lussureggiante. Uno dei due promontori ospita l’imperdibile orto botanico e si raggiunge col cable car!
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  1. Sappiamo che hai avuto l’opportunità di entrare in contatto con il popolo maori. Ci racconti le tue impressioni e qualcosa di più della loro storia in Nuova Zelanda.

Sì, ho avuto la fortuna di entrare in contatto con i Maori e di parlare a lungo anche con neozelandesi (non Maori) a proposito di questo popolo.
Sono stata ospitata insieme a un gruppo di colleghi per tre giorni in un Marae, una grande casa capanna in legno, un unico open space dove le comunità Maori si riuniscono per le celebrazioni. 
Una nonna Maori e le sue figlie cucinavano per noi, ci hanno messo a parte di un po’ della loro cultura, ci hanno portato in giro nella loro regione. 
I Maori sono arrivati in Nuova Zelanda nel tredicesimo-quattordicesimo secolo, un popolo navigatore proveniente dalle isole centrali del pacifico lontane migliaia di chilometri dalla Nuova Zelanda! 
Una di quelle migrazioni incredibili come quelle dei Polinesiani che hanno solcato l’oceano per enormi distanze con giusto le loro canoe!
Gli occidentali arrivano in Nuova Zelanda solo a metà del ‘600: scoperta della Nuova Zelanda da parte dell’olandese Abel Tasman; ma è solo con James Cook nella seconda meta del ‘700 che vi arrivano gli Inglesi e cominciano a insediarcisi Europei e Americani! 
L’implacabile imperialismo inglese ha fatto della Nuova Zelanda una colonia: gli inglesi hanno espropriato i Maori delle loro terre. 
La perdita delle terre da parte dei Maori non è avvenuta subito: inizialmente Maori e occidentali si sono arricchiti reciprocamente grazie al commercio, i Maori amavano barattare tanti oggetti coi balenieri americani ed essere in contatto con i missionari inglesi, a tal proposito i Maori sono tutt’ora molto spirituali e hanno fatto una commistione unica di Cristianesimo e Animismo.  
In seguito però quando gli occidentali sono diventati più numerosi, c’è stato un conflitto per il dominio del territorio e i Maori hanno avuto la peggio.
In realtà, tuttavia, i Maori si sono decimati a causa di conflitti tra loro (guerre del moschetto) in quanto i fucili introdotti dagli occidentali hanno sbilanciato i rapporti di forza tra le varie tribù Maori: le tribù che prima hanno adottato i fucili hanno sopraffatto le altre...
Ad oggi i Maori sono una piccola percentuale della popolazione neozelandese, vivono soprattutto in zone rurali e sono soprattutto allevatori. 

In quanto minoranza etnica, oggi godono di considerevoli sussidi statali e sono automaticamente inclusi nei consigli dell’amministrazione locale. 
Ho avuto l’impressione che la maggior parte della popolazione neozelandese, di origine non Maori, cerchi, da pochi decenni a questa parte, di dare molta importanza a questa minoranza... come una legge del contrappasso. 
Il risultato però può non essere sempre positivo.
Non pochi Maori non lavorano potendo vivere dei benefit statali; i local council che decidono politiche amministrative locali e di gestione del territorio hanno obbligatoriamente una considerevole quota Maori (senza che i componenti Maori abbiano una formazione specifica o tecnica).

Mi ha colpito il  senso di comunità del popolo Maori, esistono ancora le tribù che sono vere e proprie famiglie allargate che si riuniscono nei Marae per le feste e per discutere di problemi locali. 
Inoltre la loro identità è legata strettissimamente al territorio in cui vivono, tanto che per identificare le sottotribù non ci si riferisce agli avi, cosa piuttosto consueta in giro per il mondo, bensì ci si riferisce al nome dei fiumi! 

In conclusione il rapporto che il popolo ha con la natura è fortissimo e lo ho molto ammirato perché pieno di rispetto, tuttavia è tipicamente ancestrale e dunque, a mio avviso, poco adatto per far fronte ai problemi ambientali della nostra era.


itinerario in Nuova Zelanda

  1. Quali sono i piatti tipici della Nuova Zelanda che hai avuto modo di provare?

Non ci sono piatti tipici della Nuova Zelanda: la tradizione culinaria neozelandese è essenzialmente quella inglese, infatti la colonizzazione inglese è stata davvero efficace anche da questo punto di vista. 
Dunque consiglio fish and chips e pie, anche le birre artigianali sono ottime, tra l’altro sono frequenti simpatiche brewery proprio accanto alle rispettive rigogliose piantagioni di luppolo... da visitare! 
La popolazione asiatica è molto presente nelle grandi città neozelandesi, soprattutto ad Auckland, e gestisce una moltitudine di ristoranti; anche lo street food asiatico è molto diffuso... insomma, un po’ come a Londra, con la cucina multietnica e multiculturale si va sul sicuro e ce n’è per tutti i gusti (almeno nelle grandi città che sono veri e proprio melting pot).   

  1. Nel nostro immaginario collettivo, la Nuova Zelanda è un Paese molto caro. È davvero così?

Non è così. Ristoranti e pub sono cari come da noi; i caffé sono leggermente più cari. Per i pernottamenti ho sempre fatto con airbnb e ho trovato più disponibilità che in Italia e a prezzi inferiori di quelli italiani. 
I musei sono tutti gratuiti. Infine non esistono pedaggi autostradali.

itinerario in Nuova Zelanda

  1. Tre parole per descrivere la Nuova Zelanda.


Selvaggia, incontaminata, esotica.


Grazie di cuore Costanza per questa interessante intervista e per le tue bellissime fotografie!

Vuoi essere il protagonista della prossima intervista e raccontare un tuo viaggio o un’esperienza di vita all’estero? Mandami una mail o un messaggio sui miei canali social!

Grazie!

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