L'effetto terapeutico del viaggio. Che cosa ne pensate?

Immaginate di stare per partire per una gita fuori porta, un weekend all’estero o un’ avventura intercontinentale. Sentite quel formicolio misto ad aspettative che si insinua nella mente e nello stomaco? Dentro di voi c’è la consapevolezza che per qualche giorno staccherete completamente, si spera, la spina dalla vostra routine e dai vostri problemi quotidiani. Bene. Approfittatene!
Ho letto qualche articolo in questi giorni sul viaggio inteso come terapia, Trip Therapy, ed ho trovato tanti spunti interessanti.

Pensate al viaggio come una metafora.




Pensate al viaggio come un periodo in cui potete tirare il respiro, prendere aria da quella quotidianità che talvolta ci sembra soffocare.
In viaggio ci allontaniamo, sia fisicamente che psicologicamente, da ciò che ci angustia, ripeto si spera, e una volta partiti guardiamo la nostra vita con un certo distacco.
I problemi, ma anche la semplice routine, si fanno un po’ più piccoli, perché ne siamo più lontani, perché stiamo cambiando la nostra prospettiva.
Se guardo in modo diverso il mio mondo, relativizzo i miei problemi, capisco ciò che mi fa star bene e ciò che mi fa star male e una volta a casa, vivo meglio.

Ho letto una frase che qui calza a pennello:  “Quando si sta male si tende a fissare un punto nella parete e pensare che il mondo sia tutto lì. E invece c’è tutta la casa.”
C’è tutto un mondo. Non solo fuori, ma anche dentro di noi.



Per trarre vantaggio dal viaggio e dalle distanze si deve essere aperti ai cambiamenti che troviamo lungo la strada. Solo così potremo arricchirci.
Fuori casa siamo circondati da tante novità, una serie di stimoli nuovi che solitamente non abbiamo. Nuovi incontri, nuovi luoghi, nuove culture.

Non giudichiamo tutto e tutti, non classifichiamo immediatamente, non partiamo prevenuti.
Cerchiamo di comprendere, proviamo ciò che solitamente non proveremo.
Cambiamo strada ogni tanto.
Stupiamo noi stessi. Altrimenti si torna a casa uguali e sempre insoddisfatti.

Talvolta non ci pensiamo, ma anche il classico rituale di preparazione della valigia ci fa capire tanto di come siamo fatti. Ci mette di fronte a delle scelte che sembrano banali ma che ci comunicano qualcosa. Dare priorità ad un oggetto piuttosto che a un altro.
Chiedersi: posso fare a meno di qualcosa che mi sembra essenziale nella vita di tutti i giorni? Posso.
Capire che se si dimentica qualcosa a casa non succede niente.
Adattarsi e sorprenderci.

Intendere il viaggio in questo modo fa bene a noi stessi, perchè ci permette di conoscerci meglio.
Ma se non si può viaggiare, comunque è possibile questo tipo di ragionamento.
Basta uscire un pochino dalla nostra comfort zone e metterci alla prova in qualcosa mai fatto prima. Può essere un corso di teatro, un corso di arrampicata. Qualsiasi cosa che ci permetta di conoscere meglio noi stessi.

Usciamo più spesso dalla nostra routine, dalle nostre abitudini a cui spesso ci assuefiamo. Sorprendiamoci talvolta.

Guardando il mondo vediamo noi stessi con occhi diversi.

Spero di avervi dato qualche spunto di riflessione. Mi farebbe molto piacere sapere voi che cosa ne pensate.
Grazie,


Carlotta

Leggi anche "Viaggiare da soli: 5 motivi per partire subito"

Leggi anche "5 cose che ho imparato vivendo all'estero da sola"


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5 commenti

  1. Spunti davvero interessanti su cui riflettere. Cambiare aria qualche giorno non è solo un momento di svago e risate ma anche di riflessione. Sono meccanismi magari inconisci, ma ci farò più caso - grazie-

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  2. "Talvolta non ci pensiamo, ma anche il classico rituale di preparazione della valigia ci fa capire tanto di come siamo fatti", cavolo quanto è vero!E comunque...sono d'accordo con te, il viaggio ci mette davanti ad un mondo diverso dalla nostra routine, e ci permette di entrare in contatto sempre più con noi stessi, oltre che con piccola parte di mondo che visitiamo in quel momento. E...se non si può viaggiare, si può portare la filosofia del viaggio a casa! Ottimi spunti di riflessione Carlotta, siamo sulla stessa lunghezza d'onda :)

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    1. Ciao cara! Viaggiare è proprio una terapia!:) ti ringrazio per il tuo commento, un abbraccio :*

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  3. Gazie Carlotta di questa riflessione, sono molto d'accordo con te. Il viaggio per conoscersi e per scoprire qualcosa di nuovo su noi stessi!
    Bellissime parole

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