Dove dormire a Barcellona: guida ai quartieri della città

Sono sempre elettrizzata quando qualcuno mi scrive chiedendomi un consiglio di viaggio. Ultimamente mi avete chiesto in tanti consigli su dove dormire a Barcellona, in particolare quale sia la zona migliore per visitare Barcellona in un weekend. 
Sono tanto contenta quando ricevo domande o consigli, mi fa tanto piacere poter essere- nel mio piccolo- di aiuto. 
Perciò per prima cosa: grazie! 

Eccomi dunque a rispondervi con un bel post dedicato ai quartieri di Barcellona, cosicché abbiate un’idea generale della città e decidiate più facilmente quale zona fa al caso vostro. In questi 7 mesi di vita nella capitale catalana ho avuto modo di farmi un’idea su le varie zone di Barcellona anche se le cose da scoprire sono ancora tantissime!


Da sapere prima di partire: 
- A livello generale qualsiasi zona dove deciderete di soggiornare andrà bene. Eh sì, perché Barcellona non è, a dispetto delle apparenze, una città grandissima. 
- Girarla a piedi è fattibile ed interessante in quanto ogni quartiere- così diverso l’uno dall’altro- regala qualcosa. 
- I mezzi di trasporto pubblici (metro, autobus, tranvia, treno) sono efficienti, puntuali e comodissimi. Eventualmente anche i taxi sono molto più economici rispetto a molte città d’Italia.

Adesso vediamo quali sono le zone migliori per dormire a Barcellona con una mini guida ai quartieri della città.
Ammetto che mi sono emozionata a scrivere questo articolo 😊

I QUARTIERI CENTRALI

EL BARRIO GOTICO


Il barrio gotico è uno di quei quartieri imprescindibili per chi visita Barcellona. La sua anima antica racchiude tantissimi gioielli architettonici ed allo stesso tempo racconta una Barcellona dall’atmosfera suggestiva ed affascinante. 
Si trova nella Ciutat Vella, accanto alla famosissima (ed iper-turistica Rambla) e si espande fino a Via Laietana. Perdersi per suoi vicoli, così stretti e bui, è un’esperienza che emoziona ed incuriosisce perché dietro ogni angolo vi è qualcosa di nuovo e di inaspettato. 
Alloggiare qui significa essere parte di un tumulto di persone, di confusione e risate, di vita, sia di giorno che di notte.

Da vedere nel Barrio Gotico: la Cattedrale de la Santa Creu (ovvero la Cattedrale di Barcellona), Plaça del Rei, Plaça del Pi con la Chiesa di Santa Maria del Pi, Plaça Nova, Plaça San Felipe Neri.

Il Barrio Gotico in pillole: centralissimo, turistico, ricco di fascino, misterioso, caotico.

EL BORN

Nonostante sia un quartiere turistico è molto meno affollato rispetto al vicino Gotico, qui si respira tutta un’altra atmosfera. 
Le sue strade vivono di anima propria, sprigionando energia creativa ed un misterioso senso di tranquillità. 
El Born è un quartiere di tendenza, ricco di botteghe di una volta e negozi un po’ hipster, gallerie d’arte indipendenti e tanta street art. Le sue piazze illuminate dal sole sono una gioia per gli occhi, la vita scorre lenta e all’aperto, sia di giorno che di sera. 
Come punto di riferimento per l’esplorazione di questo fascinoso quartiere prendete Passeig del Born, riposatevi nel Parco della Ciutadella- magari un bel picnic- e perdetevi ancora nel labirinto delle sue stradine. Sì, perdetevi!



Da vedere nel Born: el Palau de la Musica Catalana, il Parco de la Ciutadella, il Museo Picasso, il Mercato di Santa Caterina (meno turistico del Mercato de la Boqueria), Basilica de Santa Maria del Mar, Plaça de Sant Pere, Plaça de Sant Cugat.

In pillole: ricercato, artistico, intrigante, di tendenza.

EL RAVAL

Mi ricordo che per il primo mese a Barcellona, ogni domenica mattina andavo nel Raval. La sua energia, così unica ed imprevedibile, mi faceva sentire bene. 
Mi divertiva perdermi nei suoi vicoli, scoprire i suoi tesori nascosti da alti cancelli, incrociare lo sguardo di perfetti sconosciuti che sembravano essere stati catapultati da Paesi dall’altra parte del mondo
Un tempo luogo malfamato, oggi richiama turisti da tutto il mondo per la sua anima unica, alternativa e multietnica. Un mondo a parte, semplicemente imperdibile. 

[Adiacente al Raval vi è anche il quartiere di Sant Antoni, il cui spirito non si distanzia molto da quello del suo vicino Raval. Io sono profondamente innamorata di questo quartiere in continua evoluzione.]


Da vedere nel  Raval: la Rambla del Raval, il Mercato de la Boqueria, Jardin de Rubio i Lluch (uno dei miei posti preferiti della città), il MACBA e poi perdersi per le sue strade, i suoi caffè ed i suoi negozi così alternativi.

In pillole: alternativo, interessante, multietnico, pensate che qui si parlando oltre 20 lingue diverse!

I QUARTIERI MARITTIMI

LA BARCELONETA

C’è sempre la musica a La Barceloneta. C’è sempre aria di vacanza. 
Il quartiere de La Barceloneta non piace a tutti: è sporco e spesso, complice il suo passato, non gode di ottima fama. Eppure a me piace. Lo trovo vivo, genuino e colorato. Camminando per le sue strade sgangherate si sente l’odore del mare e da qualche angolo si riesce addirittura a scorgere. Entrare nella Barceloneta è come cambiare città e sentirsi parte di qualcosa difficile da descrivere, ma sicuramente da vedere. 
Ricco di ristoranti di pesce (più vi sembrano sporchi e più sono buoni), bar e piazzette caratteristiche, è il quartiere marittimo più famoso della città.



Da vedere a La Barceloneta: il suo lungomare, il mercato alimentare con i suoi ristoranti e caffè, e le sue strade sgangherate ma ricche di personalità.

In pillole: ricca di personalità, sporca, vivace.


EL POBLE NOU

Se la Barceloneta si caratterizza per stradine strette e veraci, el Poble Nou è l’esatto opposto. Definita a ben ragione “la Brooklyn di Barcellona” questo quartiere è in continua evoluzione, un mondo a parte in cui convivono due anime: quella moderna dei suoi grattacieli, degli uffici ultra moderni e dei coworking in ex fabbriche e quella più tradizionale fatta dalla gente del luogo, dalle famiglie che la domenica passeggiano senza fretta e dai ritmi semplici tipici di un paesino di mare. 
Proprio così, El Poble Nou non sembra affatto Barcellona ed è la soluzione ideale, specialmente con la bella stagione, per chi ama la vita all’aria aperta, la spiaggia e la vita semplice.



Che cosa vedere in Poble Nou: il suo lungomare, la Rambla de Poble Nou, il Museo del Dissey, il Mercat de les Encants, el Teatro Nacional de Catalunya, la Torre Agbar, quest’ultimi si trovano più nel barrio di Glories che di Poble Nou.

In pillole: familiare, rilassante, all’avanguardia, (ancora) poco conosciuto.

I QUARTIERI RESIDENZIALI ED ELEGANTI

EIXAMPLE DERECHA

Questa zona di Barcellona è famosa per l’elegantissimo Passeig de Gracia con i meravigliosi palazzi modernisti e le opere di Gaudì. Qui troverete negozi di alta moda, splendidi palazzi decorati, un’atmosfera un po’ snob e la famosissima Plaza Catalunya, cuore affollatissimo della città. Un quartiere da vedere con la testa all’insù, ammirandone le bellezze e la preziosa eleganza. 
Ogni giorno, tornando da lavoro, mi godevo una passeggiata di circa 40 minuti in questo quartiere che non si riduce al solo Passeig de Gracia ma prosegue oltre Passeig de Sant Joan fino all’ Arco di Trionfo
Proseguendo in questa zona, i turisti saranno sempre meno presenti e sarà ancora più facile scorgerne la meravigliosa bellezza, tra botteghe di altri tempi e ristoranti dal design unico.



Da vedere nell’Eixample Derecha: Passeig de Gracia, La Pedrera, Casa Batllò, Plaza Catalunya,  Casa de les Punxes, Passeig de Sant Juan e tutti i dintorni.

In pillole: elegante, residenziale ed allo stesso tempo turistico, unico. 


EIXAMPLE ESQUERRA

Dalla parte opposta in cui estende l’Eixample Derecha, vi è l’Eixample Esquerra. Una delle mie zone preferite in assoluto ed in cui ho vissuto i primi mesi a Barcellona.
L’atmosfera è rilassata e vivace, le strade sono alberate e gli edifici sono eleganti. 
É una delle zone più trendy di Barcellona, con i suoi cafè dove scrivere o fare un ottimo brunch (qui vi consiglio 3 posticini dove fare brunch a Barcellona e- guarda caso- sono tutti in questa zona), gallerie d’arte indipendenti, professionisti in skateboard, librerie di nicchia e negozietti vintage. Imperdibile!



Da vedere nell’Eixample: perdersi tra le sue strade partendo da Enric de Granados.

In pillole: rilassato, creativo, gayfriendly, trendy.

E POI…

GRACIA 

É un punto perfetto per soggiornare in città. Mi raccomando non perdetelo!


In pillole: originale, bohémienne, giovane, vivace, autentico. 

In questa mini guida ho descritto i quartieri più famosi di Barcellona, ovviamente non sono tutti. 
Barcellona racchiude molti altri quartieri dal tranquillo Sant Andreu al vivace Poble Sec, da Sarriá a Santi Gervasi, Horta, Les Corts, Sants-Montijúc e così via. Alcuni di questi sono molto residenziali e devo confessarvi che raramente sono andata alla loro scoperta, perciò non mi sento di descriverli minuziosamente. 

Un quartiere che non ho decritto ma che è perfetto per visitare la città è quello della Sagrada Familia, molto tranquillo, ben collegato e a tratti turistico. 

Spero questo articolo possa esservi d’aiuto per orientarvi a Barcellona, e scegliere dove dormire e che cosa vedere. Inutile dire che io trovo qualcosa di magico in ogni parte della città, ma forse è perché sono di parte.

Se avete domande non esitate a contattarmi, sarò lieta di aiutarvi.

Carlotta



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2 commenti

  1. Ciao Carlotta! Il mio più grande rammarico è non aver ancora visitato Barcellona come si deve, ci ho passato solo un paio d'ore tanti anni fa :(
    Mi piacerebbe tanto andare a caccia di tutti questi posti incantevoli <3

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    Risposte
    1. Ciao! :)

      Spero tu abbia occasione al più presto. Barcellona è in continua evoluzione ed è tutta da scoprire :D

      Un grande abbraccio

      Elimina

Grazie della tua visita,

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